Dal cuore di Dio
al cuore dell'uomo

L’essere “Minima”, per Madre M. Margherita Caiani, nasce dalla contemplazione e dall’esperienza dell’amore misericordioso di Dio che si è reso visibile nel dono totale di Cristo crocifisso: una contemplazione che impregna tutta la sua esistenza terrena e genera il servizio, rivolto verso ogni uomo “dalla culla alla tomba”.
“Riguardatelo spesso il Divino Esemplare e state il più possibile a Lui unite; fatelo conoscere questo Divin Cuore, fatelo amare: siate le sue riparatrici”: è l’ispirazione cardine che ha spinto Madre M. Margherita a donarsi totalmente a Dio e a servire incondizionatamente i fratelli.
Il dono dello Spirito che questa “venditrice di sigari” ha ricevuto, fra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento, l’ha spinta a vivere e a rendere presente Cristo in risposta alle urgenze del suo territorio e della sua gente: è questo ciò che caratterizza la vita e la missione della nostra famiglia religiosa, ed è una eredità in costante divenire.

Penetrando nel cuore di Cristo

La nostra vita deve essere quotidianamente un “penetrare nel Cuore di Cristo” assumendone gli stessi sentimenti di umiltà, di mitezza e di misericordia, facendoci prossime ad ogni fratello. È l’atteggiamento del contemplativo nell’azione, caratterizzata dall’accogliere, promuovere e “condurre tutti” a Dio.
È contemplando il Cuore di Gesù che impareremo la bontà, la misericordia, la compassione, la solidarietà, l’amore preferenziale per i poveri, per i piccoli, per gli anziani, per gli ammalati, per gli esclusi e per tutti quelli che soffrono. “Egli ci invia gli afflitti, gli oppressi e tanti derelitti, perché vengano da noi consolati, illuminati ed anche moralmente rialzati”: è la missione lasciata come peculiarità dalla nostra Beata Fondatrice nella lettera-testamento, otto mesi prima di raggiungere il Paradiso.


Amandoci vicendevolmente

La profonda relazione con Dio ci conduce necessariamente a riqualificare le relazioni tra noi in fraternità, accettando ogni sorella come dono nella sua diversità, con la certezza che i beni e i limiti di ciascuna sono le pietre con le quali si costruisce la nostra comunità.
Per questo rimotiviamo incessantemente la disponibilità all’accoglienza, al dialogo, alla condivisione, alla correzione fraterna e al perdono, quali strumenti privilegiati per fortificare lo spirito di famiglia in un clima di fiducia, gioia e rispetto reciproco.

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“Amatevi fra voi, ma tanto tanto: amatevi con quella squisita carità che viene dal suo Cuore”.

Conformandoci al cuore del Salvatore

Affascinate dall’invitante “seguimi” del Maestro, ci siamo messe in cammino dietro di Lui, “diffidenti di noi stesse e affidate totalmente alla sua misericordia”.
L’amore di Cristo ci spinge a camminare con lui verso i poveri dei nostri giorni con apostolico e francescano spirito di itinerante. “La corrente del mio amore per gli uomini, passa soltanto attraverso il Cuore di Dio”.

Il Cristo che Madre M. Margherita contemplava ai piedi del tabernacolo, spesso distesa in terra durante le veglie notturne, è lo stesso Cristo da amare e servire nel volto dei fratelli.
Dalla contemplazione del Cuore di Gesù nasce lo spirito di Riparazione:
riparare come prossimità e servizio per i poveri,
riparare come farsi carico della storia di ogni uomo nella preghiera e nel silenzio,
riparare come curare le ferite di Gesù presente in ogni sofferenza dell’uomo per le strade del mondo.

Custodendo la vocazione

Lo sviluppo e l’attualizzazione del carisma, quale dono dello Spirito esige, tuttavia, custodia e approfondimento, perché possa essere testimoniato con fedeltà, in ogni tempo e in ogni luogo.
Per crescere ogni giorno nella identificazione col Cuore del Salvatore, per essere discepole e apostole del Vangelo di Gesù Cristo, per fare esperienza della figliolanza, per imparare ad essere sorelle, cerchiamo di dare priorità alla formazione affinché sia mirata a migliorare la qualità e la credibilità della nostra vita e della nostra missione, per poter annunciare all’uomo di oggi il nostro carisma.