Dal 20 luglio al 24 luglio si sono tenuti nel santuario della Verna gli Esercizi Spirituali per i giovani, guidati da fra Lorenzo Gemmi, insieme a suor Chiara Bertuccelli (Suore Francescane Minime del Sacro Cuore) e suor Valeria Tolli (Clarisse Missionarie del Santissimo Sacramento). Eravamo 10 ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia.
Un tempo di grazia! Dopo il lungo periodo passato in “isolamento” a causa della pandemia, poter vivere questi quattro giorni sul monte della Verna è stato davvero una ricarica indescrivibile. Da un isolamento forzato, ad uno scelto. Un isolamento che ha un profumo totalmente diverso, un isolamento che ci ha dato l’occasione di allenare l’anima, è proprio questo il paragone con cui abbiamo cominciato questi giorni: come il fisico dell’atleta ha bisogno della settimana di ritiro per potersi allenare e prepararsi a dare il miglior rendimento possibile, così lo si fa con l’anima; per l’anima non si parla ovviamente di rendimenti quantitativi, ma qualitativi, ovvero non il fare più cose ma meglio conoscere Dio ed entrare in più intima relazione con Lui. L’affermazione di Madre Caiani, “La pratica della presenza di Dio vi farà presto santi”, ci ha accompagnato e guidato in questi giorni.
A distanza di quasi una settimana, scrivo queste poche righe per testimoniarvi ciò che abbiamo vissuto; mettersi in relazione con la Parola di Dio, meditare sulla storia della Salvezza ripercorrendo la storia dell’uomo che dalla Creazione, allontanatosi dall’Amore di Dio, cadendo nel peccato, ha avuto in Cristo l’occasione di redimersi dai peccati.
Ci siamo posti la domanda “Dove pongo io la mia felicità?”, non è scontato rispondere con sincerità, di fatto è una domanda che ci interroga nel profondo: la cerco totalmente in Dio, oppure vi sono anche tante altre felicità, che seppur non cattive in sé, se messe al posto di Dio possono diventare idoli? Ognuno a questa domanda ha risposte necessariamente diverse, ma credo di poter affermare che dietro la creazione dei nostri idoli si nasconda l’impazienza dell’uomo nei confronti dei tempi di Dio. Tutti noi siamo chiamati a una Conversione, a un cambiamento di direzione, dal nostro tutto e subito, dalle nostre impazienze, all’Amore di Dio. Imparare a desiderare di Stare col Signore, “intrattenersi molte volte con chi sappiamo che ci ama” (Santa Teresa di Gesù).
Abbiamo riflettuto su come sia necessario non più vivere a settori come era la mentalità dell’Antico Testamento, potremmo dire con una mentalità di separazione: ora vivo le cose di Dio, ora vivo le cose del mondo. Gesù incarnandosi ha portato l’unità del tempo, ha reso possibile che lo scorrere quotidiano del tempo, sia sempre possibilità di Incontro con Lui. Questo cambio di mentalità ci riporta proprio sulle parole di Madre Caiani, credere che ogni momento della vita possa essere possibilità di incontro è vivere alla presenza di Dio. Il nostro peregrinare terreno sarà davvero salvifico se ci rendiamo conto che ogni istante che viviamo è un passo verso il Cielo.
Queste sono alcune perle che ci sono state donate in questi giorni, che come li ho definiti all’inizio, sono stati davvero giorni di Grazia. Credo di poter affermare da parte di tutto il gruppo di essere davvero grati a fra Lorenzo, suor Chiara e suor Valeria per essere stati strumenti nelle mani di Dio e averci accompagnati in questi giorni.
Niccolò de Caria