L’ascensione di Gesù, il suo «staccarsi dai discepoli per essere portato verso il cielo» (cf. Lc 24,51), è un altro modo per esprimere la sua resurrezione: la vittoria sulla morte di Gesù grazie all’amore da lui vissuto, la glorificazione del nostro Signore e Maestro è il suo entrare per sempre, grazie alla potenza dello Spirito santo, nella vita divina del Padre. Nello stesso tempo l’ascensione, evento inenarrabile con le parole umane, proprio mentre segna una «separazione» di Gesù dai suoi, dà inizio a una nuova forma di rapporto tra il Risorto e i discepoli; tra il Risorto e noi che, passando attraverso la testimonianza degli apostoli, siamo i suoi discepoli e dunque i suoi testimoni nel mondo. (E. Bianchi)