
Grande e sentita partecipazione, domenica 2 giugno, festa del Corpus Domini, alla celebrazione del 150° anniversario di nascita della beata Madre Maria Margherita Caiani (proclamata beata da papa Giovanni Paolo II il 23 aprile 1989), fondatrice dell’Istituto delle Suore Minime del Sacro Cuore. Nel bel giardino della Casa di riposo Lina Erba, diretta dalle suore di Madre Caiani, anche il bel tempo, finalmente con una giornata primaverile, ha voluto partecipare. La Messa solenne, è stata celebrata dal prevosto don Angelo Viganò, concelebranti don Michele e don Aurelio.
Con molta incisività il parroco ha evidenziato la stretta consonanza delle parole di Gesù agli apostoli, trovatisi in grossa difficoltà per sentirsi responsabili di dover sfamare più di cinquemila persone nel deserto, con l’attività quotidiana delle nostre Suore. “Dategli voi stessi da mangiare”. Maestro, stai scherzando?!, avran pensato i suoi amici: “Non abbiamo che cinque pani e due pesci…”. “Bene, fateli sedere e distribuite“. E comincia la distribuzione. Alla fine del tutto… sono avanzate circa 12 ceste di pane.
Le suore di madre Caiani sono una presenza preziosa a Porlezza. Sono le mediatrici, le distributrici di quel buon “pane” dell'assistenza ai malati e agli anziani, una classe che, purtroppo, alla società non serve più perché... non produce. Porlezza è da invidiare, perché tanti paesi non le hanno più le suore e si rammaricano di averle perdute, perché esse sono quelle madri che “abbracciano tutti e tutte, specialmente le persone che si sentono sole, escluse, aride, le periferie esistenziali del cuore umano”: è il ritratto che papa Francesco fa di queste buone madri dal cuore sconfinato. Solo le suore hanno la virtù e il carisma per assistere con premura materna gli avanzi dell'esistenza umana. E’ lo spirito ereditato da Madre Caiani che anima le nostre care Suore, che mai ringrazieremo abbastanza per quanto fanno nella nostra comunità.
A Porlezza le Minime del Sacro Cuore sono presenti dall’ottobre 1961, arrivate per iniziativa del prevosto don Giovan Battista Freggi e il patrocinio dell’illustre porlezzese mons. Ennio Bernasconi (1891-1959), Abate di S. Ambrogio e ricostruttore della gloriosa basilica milanese distrutta dalla guerra. La prima sede della "Casa di riposo Lina Erba" era in via Prati, nell'edificio che fa angolo con la statale via Ceresio. In seguito, l'Istituto di madre Caiani acquistò dalle suore Orsoline la proprietà dove queste gestivano il prestigioso e rinomato collegio femminile S. Carlo. Il Collegio fu demolito (rimane solo la parte originale rappresentato dalla residenza delle suore) e venne costruita la grande "Casa" attuale, dove oggi risiedono 70 ospiti, premurosamente assistiti. L'attuale casa di riposo che affaccia sul Lungolago Matteotti iniziò la sua attività il 20 aprile 1977.
Mons. Bernasconi, una delle più insigni figure del clero lombardo del primo Novecento (oltre al titolo di Abate aveva anche quello di Conte di Civenna, Limonta e Campione d'Italia), venne sepolto a Porlezza nella tomba di famiglia. In seguito alla richiesta del Capitolo della basilica di S. Ambrogio, venne trasportato e inumato nella basilica milanese (23 giugno 1967), dove ora riposa, a fianco di Marcellina, sorella del santo patrono di Milano. Porlezza può considerarlo, giustamente, un suo grande benemerito: al suo fattivo interessamento dobbiamo la presenza a Porlezza dell’Istituto di Madre Caiani.
Vitale Scanu